In questa guida spieghiamo quali sono le principali novità per i conti deposito 2014.
Come spesso accade, il cambio d’anno viene scelto come punto di svolta per l’entrata in vigore di modifiche e tasse, ecco dunque che i conti deposito 2014 vedranno novità anche di rilievo, a partire da un previsto abbassamento dei tassi di interesse creditore.
La diminuzione dei tassi di interesse creditore nei conti deposito 2014 non è una certezza, visto che in parte dipende dalle strategie commerciali che saranno attuate dalle singole banche, ma possiamo dire che è abbastanza probabile. Questo perchè dal primo febbraio 2014 la Banca Centrale Europea ha annunciato una riduzione dei tassi di interesse applicati alle operazioni di sconto bancario dello 0.50%, il che ovviamente si trasmette sui risparmiatori.
Se dunque chi desidera indebitarsi vedrà alleggerirsi la propria spesa per pagare gli interessi sui propri debiti, i risparmiatori guadagneranno un poco meno. Quanto meno dipende da banca a banca, ma anche nel corso del prossimo anno continueremo a tenervi informati sulle migliori offerte di conti deposito.
Certa, invece, è abolizione del valore minimo dell’imposta di bollo sugli strumenti finanziari, compresi i conti deposito. L’imposta di bollo sugli strumenti finanziari ha valore proporzionale, ovvero viene calcolata in percentuale sul valore del deposito del conto oppure sull’ammontare investito in strumenti finanziari. Finora veniva liquidata in 34,20 euro come minimo, quindi anche chi possedeva un conto deposito di 100 euro si trovava a pagare 34,20 euro di bollo annuo. Dal primo gennaio 2014, questo importo minimo viene abolito e si applica sempre e soltanto l’importo proporzionale che però varia rispetto al 2013.
Infatti l’altra novità per i conti deposito 2014 è l’aumento dell’imposta di bollo proporzionale che passa dall’attuale 1.5% al nuovo 2%. Questo, sommato con l’eliminazione del suo valore minimo, ci permette di affermare che tutti coloro che possiedono un conto deposito con saldo inferiore a 17100 euro, ovvero i piccoli risparmiatori, beneficeranno di risparmi dall’entrata in vigore di queste due norme, gli altri invece subiranno un aumento della tassazione sui conti deposito.
Inoltre dal nuovo anno le banche saranno obbligate a congelare i saldi dei conti correnti dei clienti che non comunicano tutti i dati e le informazioni necessarie ai fini del rispetto della normativa antiriciclaggio, congelamento che passa alla successiva chiusura dei conti se il cliente non si regolarizza in forma tempestiva. Facciamo quindi attenzione alle richieste che ci provengono dalle nostre banche al fine di non vederci chiuso d’ufficio il nostro conto deposito.
Nessun cambiamento di rilievo si prevede per i conti deposito dall’introduzione della direttiva Sepa che armonizza il sistema dei pagamenti a livello europeo, se non quello di una maggiore concorrenza fra banche visto che ora potremo aprire conti deposito in tutta Europa senza dover sostenere i maggiori costi per trasferire denaro o ricevere denaro oltre i confini nazionali né tempi di attesa supplementari per l’invio o la ricezione dei pagamenti.