Il conto deposito per aziende è un’interessante forma di gestione per eventuali giacenze di liquidità dell’azienda. Infatti, nonostante il periodo di crisi, non tutte le aziende riscontrano problemi e alcune si trovano a dovere gestire il problema di come investire la liquidità che possiedono, e che magari hanno guadagnato prima della crisi, senza metterla a rischio. Ecco dunque che il conto deposito aziendale può rivelarsi una interessante risposta per tutti questi casi, così come per liberi professionisti e lavoratori autonomi.
Va detto, in verità, che poche banche fornisco la possibilità di usufruire del conto deposito aziendale, nel panorama italiano sono due gli istituti di credito che offrono tale opzione, Che Banca del Gruppo Mediobanca e Fineco del Gruppo Unicredit.
Il conto deposito aziendale di Che Banca prevede un tasso base creditore dell’1% per le giacenze in conto, tasso che cresce all’1.40% in caso di vincolo trimestrale della liquidità, al 1.90% in caso di vincolo semestrale e al 2.40% se il cliente sottoscrive un vincolo annuale.
Il conto deposito aziendale di Fineco, denominato Cash Park, invece, remunera la liquidità libera sul conto corrente con un tasso creditore dello 0.25%, tasso che cresce allo 0.50% in caso di deposito trimestrale, all’1% in caso di deposito semestrale e al 2% per il deposito annuo.
In entrambi i casi i tassi indicati sono lordi e la banca provvederà a calcolare e trattenere una imposta di acconto pari al 20% degli interessi maturati sul conto deposito aziendale. Tuttavia va detto che tale imposta, trattandosi di acconto, dovrà poi confluire nella dichiarazione dei redditi dell’impresa poiché anche gli interessi maturati su tale conto dovranno scontare la regolare tassazione IRES e IRAP prevista per le aziende.
Nonostante il nome di conto deposito aziendale, lo stesso non è limitato alle sole aziende, tutti i titolari di reddito da lavoro autonomo o di reddito d’impresa, nonché i soggetti equiparati, potranno aprire tale tipo di conto, dunque per esempio il condominio e l’associazione potranno essere titolari di un conto deposito aziendale oltre che le imprese individuali, i professionisti, gli studi associati, i soggetti con partita iva e le società sia di capitali che di persone.
La documentazione richiesta varierà a seconda del soggetto richiedente, ai documenti basilari quali Certificato di partita IVA, Visura camerale, Documento di identità del titolare o legale rappresentante, si aggiungeranno documenti specifici come lo statuto e l’atto costitutivo.