Sappiamo che con l’entrata in regime di SEPA, il sistema unico di regolazione dei pagamenti a livello europeo, tutti i bonifici all’interno dell’Europa hanno il medesimo costo. Questo rende molto più semplice aprire un conto deposito in un paese UE diverso dall’Italia.
Infatti potremo sottoscrivere il conto deposito online con la banca estera e inviare e ritirare il nostro denaro alle stesse condizioni di un conto deposito nazionale. Vediamo se vale la pena aprire conti deposito in Europa.
Dati alla mano non sembra poi molto conveniente, abbiamo effettuato due simulazioni con un deposito a 12 mesi e a 60 mesi.
Quanto al deposito a 12 mesi le migliori offerte di conti deposito europei sono quelle francesi, Banca Cetelem propone Cetelem Booklet che offre un tasso creditore annuo lordo del 3.11%; Banca PSA con Booklet Distinguo presenta un tasso creditore annuo lordo del 2.93% e Banca RCI con Booklet RCI Banque offre un 2.89%. Inferiori le offerte delle banche spagnole, tra le quali si distingue Sabadell Gallego che con Depósito Bienvenida offre un tasso creditore annuo lordo del 2.10% e Novanca che con Depósito Creciente – Opcion 2 propone un 2.02%. Inferiore al 2% il tasso creditore annuo lordo delle banche inglesi: L’Islamic Bank of Britain offre un tasso dell’1.90%, la Bank of London and The Middle Est propone un 1.80% e infine Bank of Cyprus UK offre un 1.75%. Stessa redditività di questa ultima anche per le tedesche VTB Bank e Credit Agricole Consumer Finance.
Lo scenario a 60 mesi cambia radicalmente. In questo caso è il Regno Unito a dominare la classifica con la FirstSave che offre un tasso creditore annuo lordo del 3.25%, seguita dalla Vanquis Bank che propone un 3.16% e dalla Bank of London and The Middle Est che espone un tasso del 3.00%. Stessa remunerazione anche per lo spagnolo CIC Iberbanco mentre la tedesca Credit Agricole Consumer Finance paga un 2.55%. La francese Banque PSA con Livret Distinguo offre un tasso creditore annuo lordo del 2.46 mentre le tedesche PBDirekt e Renault Bank Direkt pagano rispettivamente un 2.40% e un 2.35%.
Oltre ai dati possiamo notare come dall’andare a depositare i nostri soldi all’estero non vi sia poi una grande convenienza rispetto alle offerte che possiamo trovare presso le banche nazionali, dove per esempio possiamo approfittare di offerte quali quelle di BancaMarche che propone un tasso creditore del 3.40% sul deposito a 12 mesi. Sui 60 mesi in effetti conviene il Regno Unito, visto che la migliore offerta italiana al momento è quella della Cassa di Risparmio di Bolzano che con Dolomiti Direkt paga un tasso creditore annuo lordo del 3.00%
Possiamo dedurre dunque che l’estero non vi siano generalmente problemi di raccolta di fondi, elemento questo che non spinge al rialzo i tassi sui depositi e ne abbiamo una conferma nel fatto che tra i primi posti delle banche estere meglio offerenti abbiamo trovato banche appartenenti a gruppi industriali come la Peugeot o la Renault, fatto che indica magari una maggiore tensione per questi istituti rispetto a quelli non appartenenti a gruppi industriali.